Chi sono

 

Dott.ssa CLAUDIA MANDARA'
Psicologa, Psicoterapeuta, Analista Transazionale
 
    Laureata in Psicologia dell'Educazione presso l'Università Pontificia Salesiana di Roma.
    Counsellor in ambito socio educativo dal 2010 presso l'Associazione CNCP
    Specializzata in Psicologia Clinica e Psicoterapia presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica e Psicoterapia secondo un approccio integrato con focalizzazione sull'Analisi Transazionale Socio-Cognitiva.
    Iscritta all'Albo professionale della Regione Veneto (n. 8371), e dunque abilitata all'esercizio della professione.

   

    Lavoro per potenziare il benessere dei singoli e dei gruppi e sostenere chi si trova ad affrontare delle sfide che comportano disagio nell’ambito della propria vita relazionale, affettiva e sociale.

    Ho un motto: BenEssere in RelAzione! un’espressione che descrive come penso e faccio il mio lavoro! Dice quale idea di benessere mi guida, cosa mia appassiona del mio lavoro e come questo si traduce in iniziative concrete per incrementare la possibilità delle persone di stare bene all'interno della loro trama di relazioni!

 
    In particolare, ho realizzato esperienze professionali in questi ambiti:
  • PERCORSI PSICOEDUCATIVI- ADOLESCENZA- SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'
  •  DISABILITA' -DISAGIO MENTALE
  • PSICOLOGIA DELLE ORGANIZZAZIONI
 

OLTRE A RIFERIRTI LE MIE ESPERIENZE PROFESSIONALI, VOGLIO RACCONTARTI QUALCOSA DI ME...

Credo che ogni persona impara dalle proprie esperienze adattandosi creativamente e proteggendosi da ciò che teme. Il disagio pertanto è l'eco delle esperienza vissuta e delle strategie che ha sfoderato per fronteggiarlo...insomma rappresenta il modo migliore che ha trovato per cavarsela!Penso che il benessere psicologico sia dato dalla capacità di recuperare la spontaneità e la flessibilità nella risoluzione dei  problemi o nel relazionarsi con gli altri. In genere le persone quando arrivano a richiedere aiuto hanno scritto pagine della loro storia in cui si son tolti gradi di libertà per gestire la propria vita. Lavorare su di sè ha l'obiettivo di incrementare il potere personale: riprendersi la possibilità di scegliere!  Nel mio lavoro mi accompagna l'idea che ogni persona che incontro va bene così com'è, che ha le risorse per affrontare il proprio disagio ed è responsabile del proprio benessere. Mi piace offrirmi con le mie risorse e le mie competenze  come "compagna di viaggio" per attraversare esperienze a volte difficoltose se ci si lascia soli. La curiosità. Mi piace lasciarmi incuriosire dalle storie delle persone, al loro modo di raccontarsi...alle loro strategie per cavarsela. Guardare il mondo con gli "occhiali" che indossa l'altro, con la sua sensibilità, le sue idee, le sue risorse garantisce incontri sempre arricchenti! Credo che le vicende dolorose che incontriamo non siano per se stesse un ostacolo alla felicità ma spesso offrono la 'materia prima' per costruire il nostro percorso di realizzazione.  Mi ritrovo in quanto affermava Viktor Frankl, psichiatra viennese che visse per tre anni nei campi di Auschwitz: L'uomo può perdere tutto, tranne la possibilità di scegliere quale atteggiamento assumere nelle varie circostanze della vita, di decidere il suo modo di porsi rispetto alle cose"! La conchiglia, il predatore e la perla. Mi è molto cara l'immagine che Alessandro D'Avenia offre nel suo libro "Cose che nessuno sa" per descrivere la bellezza e come nasce:

"Quando un predatore entra nella conchiglia nel tentativo di divorarne il contenuto e non ci riesce, lascia dentro una parte di sé che ferisce e irrita la carne del mollusco, e l’ostrica si richiude e deve fare i conti con quel nemico, con l’estraneo. Allora il mollusco comincia a rilasciare attorno all’intruso strati di se stesso, come fossero lacrime: la madreperla. A cerchi concentrici costruisce in un periodo di quattro o cinque anni una perla dalle caratteristiche uniche e irripetibili. Ciò che all’inizio serviva a liberare e difendere la conchiglia da quel che la irritava e distruggeva diventa ornamento, gioiello prezioso e inimitabile. Così è la bellezza: nasconde delle storie, spesso dolorose. Ma solo le storie rendono le cose interessanti"